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UN PICCOLO/GRANDE REGALO PER VOI

Amiche ed amici de "IL PUNTO G.D." ,
finalmente dopo tanta attesa è arrivata la grossa novità: ecco il capitolo inedito del libro "IL PUNTO G.D.". Si tratta di un'idea lasciata volutamente fuori dalle pagine originali, proprio per poter donare agli amici del web qualcosa di unico e speciale.

Ecco a voi:
"Lost (il parcheggio sotterraneo)".
Cliccate sul link e.... buona lettura!!

sabato 30 luglio 2016

PER ACQUISTARE "IL PUNTO G.D."


Se siete interessati ad acquistare il libro "IL PUNTO G.D.", potete utilizzare direttamente il tasto "paypal", se avete un conto paypal, in alternmativa c'è il sistema "postapay" per il quale non è necessario avere un costo postale, ma è sufficiente fare un versamento in posta, con un costo aggiuntivo di 1 euro. Per questa seconda opzione, potete contattarmi per avere i dati della tessera. In entrambe le soluzioni il prezzo è di 15 euro, comprese le spese di spedizione.
Chiaramente ogni copia sarà autografata e piena del mio affetto e della mia gratitudine. PEACE & LOVE!!!
Gianni Della Cioppa




domenica 1 maggio 2016

BUFFON!!
Promettono mille posti di lavoro, distruggendo il verde di una città, ci inquinano a morte
e mentre sorridono, stanno licenziando duemila lavoratori dall'altra parte della strada. 

Dal sito www.milanoday.it (sotto il link)


Loro lì ci sono andati non per mettersi in coda. Né per fare un giro negli oltre duecento negozi in quello che è stato presentato come il “centro commerciale più grande d’Europa”. No. Ci sono andati il 1 maggio, non un giorno scelto a caso, per ribadire - ancora una volta - le loro idee. 
A guidare la manifestazione ci hanno pensato alcune finte hostess che hanno invitato i clienti del supermercato a prendere i volantini con le offerte del centro commerciale. Offerte naturalmente ironiche di quello che gli attivisti hanno ribattezzato come “Città Vetrina”, simbolo - hanno spiegato in un comunicato -  di “speculazione, tangenti, traffico, lavoro precario e sottopagato”. 
“L’ennesimo centro commerciale è esempio - si legge in una nota del Fornace - di una programmazione urbanistica territoriale totalmente asservita al mercato con nessun rispetto per i bisogni del territorio: in un’area già satura di centri commerciali, “il Centro” non porterà altro che un aumento delle nocività, come congestionamento del traffico, tracollo della viabilità, inquinamento, case vuote, desertificazione sociale e lavoro precario”.
Nel mirino dei manifestanti, infatti, sono finiti anche i contratti con i quali sono stati assunti i lavoratori. “Le solite squillanti promesse occupazionali rispolverate ad ogni occasione per giustificare l’ingiustificabile parlano di un migliaio di posti di lavoro su un’area che occupava, al momento della chiusura definitiva delle attività dell’Alfa Romeo, circa gli stessi lavoratori - hanno evidenziato gli attivista -. In quella che è stata presentata come un’”opportunità occupazionale” ci si dimentica degli ex lavoratori e lavoratrici Alfa, liquidati con una manciata di soldi pur di non ricollocarli nel centro commerciale”. 
“Le nuove assunzioni gravano oltretutto sulla collettività tramite sgravi contributivi generosamente concessi alle imprese. L’accordo di programma parlava di circa il 50/60% delle assunzioni a tempo indeterminato, ma - hanno concluso i ragazzi del Fornace - col Jobs Act è la precarietà ad esser diventata nel frattempo a tempo indeterminato”. 



http://www.milanotoday.it/cronaca/protesta-centro-arese.html

venerdì 18 dicembre 2015

SCIOPERO NAZIONALE. SABATO 19 DICEMBRE BOICOTTATE I CENTRI COMMERCIALI

Come forse avrete capito, uso facebook per diffondere musica e cultura, ma questa volta non posso astenermi. La questione è importate e molto seria. Vi chiedo quindi di leggere e condividere. Ho lavorato nella grande distribuzione per sei anni, un'esperienza che ho anche raccontato nel "Il Punto G.D.", che di fatto - forse non ci crederete - ma è il mio libro più venduto. Negli ultimi anni nella GDO (Grande Distribuzione Organizzata) stanno accadendo cose folli, i contratti sono stati stracciati e mai rinegoziati, il personale è costretto ad un turbinio di cambi di reparto, orari impossibili, festività soppresse e mansioni che si raddoppiano e triplicano, a fronte di personale sempre più ridotto. Situazione resa possibile dalle amministrazioni locali, che pur di incassare qualche euro, vendono i terreni ai privati, e permettono continue aperture di nuovi strutture, nascondendosi dietro la bugia di nuovi posti di lavoro, quando invece, per uno che apre, dieci riducono il personale, perché la concorrenza è sempre maggiore. Il motivo è semplice: questi grandi centri commerciali, sono sempre aperti, per farci spendere il denaro che non abbiamo. Molti non se ne rendono conto, ma questa è una svolta culturale: ci stanno portando alla povertà, con acquisti rateizzati, che faticheremo a pagare, e così ci troviamo schiavi di banche e finanziare. Il discorso è ampio, comprende anche la fine di tanti piccoli negozi, impossibilitati a reggere gli orari della GDO e ci sarebbe anche da discutere sul fatto che la merce venduta al 99,99% viene prodotta in paesi come Cina, India, Africa, dove i lavoratori sono sfruttati e senza diritti, per non dire di bambini e donne in gravidanza avanzata. E questo oltre ad essere immorale, è pericoloso, perché molti prodotti sono privi di qualsiasi sicurezza, fatti spesso con materie prime inquinanti e pericolose per la salute (sono un chimico, vi garantisco che i controlli sono fatti e non fatti, è impossibile seguire la filiera produttiva di milioni di prodotti fatti all'estero, e le etichette vengono contraffatte con facilità). Quindi dietro lo sciopero nazionale di domani, non si tratta solo di difendere i lavoratori della GDO, (che va ricordato non sono medici, forze dell’ordine o ristoratori, categorie che hanno contratti diversi), già sottoposti a possibili ritorsioni con clima da terrore, nel caso aderiscano allo sciopero (trasferimenti, cambi di mansioni e persino licenziamento!!), ma anche di provare a cambiare marcia nel nostro stile di vita. Voi avete una vita? Bene vorrebbero averla anche i lavoratori della Grande Distribuzione, che invece per stipendi miseri, lavorano tutti i sabati e domenica e tutti i festivi. Quindi tutti uniti, SABATO 19 DICEMBRE NON FATE ACQUISTI NEI CENTRI COMMERCIALI E IN NESSUN PUNTO VENDITA DELLA G.D.O.! Ci sono mille modi per essere felici lo stesso. Riprendiamoci la nostra vita!!

giovedì 12 febbraio 2015

CASSIERA SUPER EROINA La vera notizia non è la tentata rapina (leggete l'articolo da Bresciatoday.it, qui sotto), fortunatamente andata a vuoto, ma il fatto che alle 19.30 il supermercato fosse praticamente privo di responsabile, direttore, sicurezza, nessuno, a mandare avanti il tutto c'erano solo tre ragazze: cassiere ed addette, costrette a chiudere, pulire e fare conteggi. Naturalmente il tutto per meno di 1000 euro al mese. E scordatevi una gratificazione per avere coraggiosamente respinto il ladro, al massimo gli offriranno un caffè in sala mensa. Sala mensa? Ah ah... ma figuratevi se un supermercato ha una sala mensa, al massimo uno spogliatoio fetido... Avanti così. Da www.bresciatoday.it Minacciata con un coltello, cassiera si rifiuta di consegnare i soldi. Rapina in corso all'Outlet Dolciario di Castel Mella, quando manca poco all'orario di chiusura: la cassiera aggredita con un coltello risponde con fermezza, fino a far scappare il rapinatore. Si cerca un giovane italiano. La cassiera con un coraggio da leone che fa scappare il bandito, anche se armato di coltello. E’ successo lunedì sera a Castel Mella, all’Outlet Dolciario di via Quinzano: verso le 19.30, quando ormai si era fatta ora di chiusura. Un rapinatore armato di coltello che minaccia una delle cassiere, questa che gli risponde per le rime e che con l’aiuto (involontario) di una cliente riesce a metterlo in fuga. Entrato nel negozio con il volto scoperto, e il coltello in tasca. Tra scaffali e banconi tre dipendenti, tutte donne: una di loro gli si avvicina, gli chiede cosa stesse cercando. Lui estrae la lama e, come da copione, la punta contro la donna intimandole di consegnare i soldi in cassa. "Manco per sogno", avrebbe risposto lei. Spiazzando così il giovane rapinatore, che si aspettava tutt’altra reazione. In quegli istanti, mentre le altre due cassiere si erano già nascoste pronte ad avvisare le forze dell’ordine, in negozio è entrata l’ultima cliente del giorno. Alla vista dell’altra donna il rapinatore ha deciso di mollare la presa, e si è allontanato rapidamente. I Carabinieri della compagnia di Brescia sono arrivati poco più tardi, per raccogliere elementi utili per la ‘caccia’ all’uomo scappato per le vie del paese.

lunedì 26 gennaio 2015

Recentemente a Verona e provincia, c'è stato un proliferare di aperture di piccoli e medi super/ipermercati. Le insegne Martinelli, Ipertosano, Migross e Despspar ed altre, hanno tappezzato la provincia con nuovi capannoni, con festose inaugurazioni e con la consueta guerra del prezzo e dello sconto, almeno per i primi giorni di apertura. Con lo slogan "Offriamo nuovi posti di lavoro" i sindaci e le amministrazioni dei paesi delle nuove strutture, hanno così giustificato l'incremento del traffico a ridosso di case e giardini, incuranti anche del danno recato ai piccoli negozi, soffocando le proteste dei cittadini, e ben sapendo che l'unico motivo per cui hanno acconsentito alle nuove inaugurazioni, è il guadagno per la vendita di terreni. In realtà dopo poche settimane il giochino è stato scoperto: i nuovi supermercati hanno ridotto il personale pochi giorni dopo le festività natalizie, mentre le strutture esistenti lo avevano già fatto, non confermando nessuno dei contratti in scadenza. Facendo due calcoli elementari, tra licenziamenti e mancati rinnovi dei contratti, forse le assunzioni vanno in pari, ma temo che nel giro di pochi mesi il segno sarà negativo. Nel frattempo la viabilità è stata martoriata, le rotonde impercorribili si sono moltiplicate, l'inquinamento da smog è altissimo... Ma non importa, come si evince dalle foto; i clienti, scusate le clienti, non mancano mai.

mercoledì 6 novembre 2013

"SE AVESSI 1000 EURO AL MESE", UN SUCCESSO OLTRE OGNI PREVISIONE!!! IL PUNTO GD è tornato a teatro, nella rilettura intitolata "SE POTESSI AVERE 1000 € AL MESE", con l'interpretazione di Roberto Alloro, che con Giorgio Penazzi e Roberto Brangian ne cura i testi e la sceneggiatura. Il teatro Perone ribolliva di pubblico ed entusiasmo la sera di sabato 26 ottobre. Il mio grazie va a tutti i presenti e a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Buona fortuna a chi vive giorni difficili.

martedì 25 giugno 2013

"IL PUNTO G.D". A TEATRO Non finisce di generare interesse il mio libro che, a disanza di quattro anni dalla sua pubblicazione, continua a ricevere consensi ed ora trova anche una trasposizione teatrale. All'interno della rassegna "Storie", debutta con il titolo di "Se potessi avere 1000 euro al mese", la trasposizione teatrale del mio romanzo "IL PUNTO GD" (QuiEdit, 2009). Le informazioni sono tutte nel link qui sotto. Con orgoglio e riconoscenza ringrazio chi si è adoperato per trasformare questo sogno in realtà. Ed invito tutti voi a non mancare, l'ingresso è ad offerta libero e verrà destinato in beneficenza. Alla fine dello spettacolo sarà possibile dibattere con l'autore ed acquistare il libro ad un prezzo speciale. VI ASPETTIAMO NUMEROSI. Per informazioni https://www.facebook.com/events/142783165918183/