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finalmente dopo tanta attesa è arrivata la grossa novità: ecco il capitolo inedito del libro "IL PUNTO G.D.". Si tratta di un'idea lasciata volutamente fuori dalle pagine originali, proprio per poter donare agli amici del web qualcosa di unico e speciale.

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martedì 1 novembre 2011

Roma in tilt, apre un nuovo centro commerciale. Che tristezza, meglio: che schifo.



Roma in tilt, apre un nuovo centro commerciale.
Che tristezza, meglio: che schifo.

Roma non è una città a cui mancano le occasioni per finire nel caos: partite di calcio come guerre, manifestazioni politiche e non di ogni tipo, il Papa che scandisce i suoi discorsi attirando migliaia di fedeli ogni settimana, per non dire del normale traffico scatenato dai residenti della città millenaria.
Quindi sembra davvero incredibile scoprire che il 26 ottobre scorso, Roma sia stata messa in scacco dalla semplice apertura di un nuovo centro commerciale. Semplice? Niente affatto. Infatti il marchio Trony per attirare clienti all’apertura di un nuovo punto vendita ha pubblicizzato per giorni prezzi stracciati per importanti articoli. Risultato? Scene di caos e delirio con oltre diecimila persone incolonnate dalla sera prima davanti all’ingresso, in un crescendo di attesa e tensione che la calca si è trasformata in rissa, urla e litigi. La situazione è sfuggita di mano ai trecento agenti della polizia municipale intervenuti e solo l’arrivo delle camionette dei carabinieri ha scongiurato un vero e proprio delirio di massa, con ottomila persone che spingevano e pretendevano di entrare prima degli altri, per accaparrarsi qualche pezzo di elettronica ad una cifra. Una zona di Roma di oltre dieci chilometri quadrati è rimasta congestionata, il traffico letteralmente farneticante e deviato altrove e ben ventotto linee dei bus costrette a cambiare direzione in zone secondarie, con il risultato di disagi anche di cittadini a cui non interessava nulla dell’apertura del nuovo punto vendita. Ecco alcune testimonianze: "Una cosa mai vista: c'é gente che si è picchiata per la fila"; "Urla, parolacce almeno però ho comprato il cellulare che volevo"; "Siamo stati in fila per 12 ore, ma siamo felici dei nostri acquisti"; “Abbiamo preso anche quello che non ci serviva, forse lo rivenderemo per guadagnarci qualcosa”; “Sembrava l’inferno, ma adesso che ho tutto quello che volevo mi sembra di essere in paradiso”. “Un tipo della sicurezza è stato letteralmente sommerso di gente”.
Roma, la capitale del mondo, presa d’assalto e messa in ginocchio dall’apertura di un centro commerciale. Cosa dire di più? Avere, possedere, nulla è più gratificante di sentirsi padroni di qualcosa, che poi non useremo, non sapremo utilizzare, faticheremo a comprendere. Ma questo poco importa, conta invece dire “Io c’ero e ho fatto l’affare”. Niente attira di più uno sconto, uno di qui ribassi che ci fanno sentire eroi. “Loro” lo sanno e ci fregano così ogni giorno, ogni maledetto giorno. E non è una questione di centimetri, come dice Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica”, ma di priorità. E quegli ottomila (e con loro altri milioni) che hanno bloccato Roma hanno già definito le loro necessità…